Aperto ancora da una breve Premessa e chiuso da un saggio interpretativo, il volume dedicato agli anni 1913-1914 conclude il trittico dei contributi apparentemente anonimi di Angelo Giuseppe Roncalli a «La vita diocesana», periodico della diocesi di Bergamo rifondato nel 1909, sotto gli auspici del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, la direzione di Guglielmo Carozzi e la redazione di Angelo Giuseppe Roncalli. Dopo il volume “borromaico” e il volume dedicato al confronto con il moderno (e molto meno con il cosiddetto “modernismo”), Anni di prova contiene tanto il picco dell’attività del giovane Roncalli redattore, quando il suo rapido declino. Tale differenza, molto simile a una dissonanza, può essere spiegata dal contesto generale e dalle circostanze particolari nelle quali il segretario di Radini Tedeschi si trovò a vivere. Il contesto generale è quello che portò allo scoppio del primo conflitto mondiale; la rapida accelerazione degli eventi – che sembrò in un primo momento non toccare l’Italia – si saldò alle circostanze particolari del declino fisico del vescovo di Bergamo. Non è caso, dunque, che il 1913 sia stato il punto di picco dell’attività di Roncalli redattore. Il futuro papa Giovanni XXIII scrisse molto negli anni in cui l’attività del suo vescovo fu più intensa, poiché egli non poteva sapere che a tale attivismo sarebbe seguito un progressivo esaurimento. Le pagine de «La vita diocesana» dedicata alla morte di Radini mostrano fino a che punto gli anni 1913 e 1914 siano stati per Angelo Roncalli davvero Anni di prova, a conclusione di una esperienza redazionale che fu anche una esperienza umana, di vicinanza al suo vescovo.