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La relazione possibile tra il processus brevior e l'incapacità matrimoniale

 

Primi apporti della dottrina e applicazioni in foro canonico


Il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus ha apportato cambiamenti concreti e rilevanti al processo matrimoniale canonico nell’ottica di una vera e propria conversione, anzitutto del pensiero e poi delle strutture. Tuttavia, a distanza di anni dalla sua pubblicazione, persistono dubbi sull’applicazione di alcuni aspetti della riforma. Il riferimento è al processus brevior, di cui talvolta si registrano interpretazioni eccessivamente libere e applicazioni concrete discutibili.
Da tali perplessità nasce l’idea di affrontare una quaestio discussa dai canonisti e dagli operatori dei tribunali ecclesiastici, vale a dire se sussistano condizioni per la trattazione di cause di nullità matrimoniali riferite al canone 1095 attraverso lo strumento del processus brevior coram Episcopo. Lo scopo del presente studio (che non pretende di fornire soluzioni definitive e indiscutibili), è individuare i presupposti che rendano possibile la relazione tra questo nuovo strumento processuale e il canone inerente all’incapacità consensuale, oltre ad offrire una panoramica sulle innovazioni apportate dal Mitis Iudex e sulle evoluzioni del canone 1095.

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Giovanni Bagnus

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(Alessandria 1984), presbitero diocesano, vicario giudiziale e parroco nella Diocesi di Alessandria. Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con tesi di ricerca in Diritto Canonico presso l’Università degli Studi di Pavia, la licenza e il dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. È assistente nella cattedra di Diritto Ecclesiastico presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna.

Caratteristiche

Anno: 2024
Numero pagine: 376
ISBN: 978-88-6512-973-9
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