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L'inconscio della creazione

  Scienze naturali e scienze dello spirito corrono lungo un continuum espresso dal pensare intorno ai fenomeni e si differenziano secondo un criterio di metodo che trova la sua specificità nelle modalità di osservazione e di rilevazione dei fenomeni stessi e nel modo in cui questi vengono definiti. Psicologia, etimologicamente, significa “scienza dell'anima” e quindi la sua portata e la sua estensione variano a seconda di ciò che si fa intendere con il termine “psichico”. La realtà psichica, infatti, può essere indagata anch’essa a partire dalla metodologia che può riferirsi alle scienze della natura e, in quanto tale, diventa scienza specifica del comportamento. La psicologia filosofica ricerca i principi ultimi dell’attività psichica e del rapporto tra mente ed anima. Le due metodologie sono di fatto complementari, poiché lo studio del comportamento non esclude i principi che muovono il comportamento medesimo. Il volume procede nella ricerca di un inconscio definito dallʼunico archetipo che consenta all’uomo di adempiere al compito di tendere verso unʼeccellenza dell'umano. Tale archetipo è quello dell’imago Dei, relazione profonda tra un Io e un Tu. Il pensiero di grandi studiosi del Novecento, come Edda Ducci, Edith Stein, Wolfgang Pauli e Leonardo Ancona accompagnano le basi ontologiche di tale impostazione, sostenendone la matrice cristiana, filosofica e scientifica. Infine, la Genesi e lʼApocalisse sanciscono la presenza dell’imago Dei nel suo richiamo che fonda la finalità specifica dell’essere creato, che è il conoscere e il contemplare. Lʼinconscio della creazione parteciperebbe all’imago Dei intesa come “prospettiva di perfezione” del Selbst nel suo passaggio da Adamo a Cristo. Detto in altri termini, lʼimago Dei è lʼarchetipo dell'uomo interiore, Adamo è lʼarchetipo dell’uomo esteriore. La finalità dell’uomo esteriore è quella di attivare un senso profondo dʼinferiorità e dʼinfamia, nascosto dietro unʼonnipotenza dilagante. Lʼuomo interiore è colui che risponde al trascendente, che unisce lʼanima all’intelligenza evitando il peccato anche se può essere lecito peccare. In noi, possiamo dire, vivono entrambi gli uomini, quello esteriore e quello interiore, e a seconda di quanto guardiamo il primo lasciamo crescere il secondo. La prospettiva ermeneutica del libro vuole indicare la strada da seguire per la risoluzione di ogni controversia relativa al binomio creazionismo-evoluzionismo.

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Raffaele Menarini

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Caratteristiche

Anno: 2010
Numero pagine: 312
ISBN: 978-88-382-4108-6
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