Per una scuola dell'inclusione
La pedagogia generale come pedagogia speciale
Bisogna diffidare dalle parole mainstream. Giusto comunque prendere atto che “inclusione” ha soppiantato “integrazione”. Il problema comunque non sono le parole, ma le azioni a cui rimandano. La prima è un movimento antropologico: non c’è inclusione o integrazione sul piano pedagogico se non declinando una concezione che fa della debolezza la propria forza.
La seconda è il nuovo rapporto tra scienze dell’educazione e della formazione, pedagogia generale e pedagogia speciale che consegue a questa impostazione antropologica. La terza è riportare la relazione tra studente e scuola, con la sua organizzazione e la sua didattca, alla sua originaria dimensione pedagogica: non è il primo che deve adattarsi alla seconda, ma il contrario. L’ultima è uscire da una storia del docente di sostegno che pare aver concluso il suo tempo di onorato servizio. Dopo 50 anni è forse giunto il momento opportuno per rivederne ruolo, funzione e formazione per rilanciarne l’importanza.
Recensioni
Giuseppe Bertagna
> torna suordinario di pedagogia all’Università di Bergamo, è direttore della rivista «Nuova secondaria».
Caratteristiche
Anno: 2022Numero pagine: 176
ISBN: 978-88-382-5253-2
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