Mito, tragedia, filosofia

 

EDIZIONE RIVEDUTA E AGGIORNATA

 

Tesi fondamentale del libro è che la vera genialità del Moderno è consistita non nel progettare le magnifiche sorti e progressive dell’umanità, bensì nel risalire al suo più remoto passato, quello esplorato da pensatori come Nietzsche, Freud, Bataille, Girard, ma di cui si sono occupati anche grandi scrittori come Thomas Mann.

Al cuore della loro ricerca sta l’annuncio della morte di Dio, che Fornari interpreta non come inesistenza di Dio, bensì come sua istituzione a partire dall’evento di un’uccisione da cui hanno preso vita gli esseri umani. Il libro ricostruisce alcuni tratti di questo immenso percorso, il cui primo momento di definizione in Occidente è stata l’antica Grecia con le sue varie sapienze, soprattutto quella filosofica e quella tragica, sorte entrambe dalla mediazione del mythos.

Un altro momento decisivo è stato il pensiero moderno, che, in particolare con Kant, ha individuato la centralità storica della mediazione dell’uomo per determinare la conoscibilità del reale. Conclusione dell’indagine è che, se le antiche mediazioni religiose e culturali sembrano oggi tramontate, è il loro tramonto a evidenziare la responsabilità umana nel negarle o nel farle rinascere.

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Giuseppe Fornari

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Giuseppe Fornari, docente di Storia della Filosofia all’Università di Bergamo, ha elaborato la concezione mediatoria o estatico-oggettuale come programma di ricerca sulle origini del pensiero e della cultura. Tra le sue opere: La bellezza e il nulla (2005); Da Dioniso a Cristo (2006); Mediazione, magia, desiderio in Leonardo e nel Rinascimento (2012); La conoscenza tragica in Euripide e in Sofocle (2013); Storicità radicale (2013); Catastrofi della politica (2014).

Caratteristiche

Anno: 2017
Numero pagine: 656
ISBN: 978-88-382-4484-1
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