La Santa sede e l'emigrazione italiana all'estero tra ottocento e novecento

Tra esigenze pastorali e impegno per la preservazione dell’identità nazionale


Sulla scorta di una pluralità di fonti archivistiche e a stampa, l’Autore approfondisce il ruolo esercitato dalla Santa Sede in materia di assistenza e cura pastorale dell’emigrazione italiana all’estero nel periodo che, dalla seconda metà dell’Ottocento, giunge fino al Concilio Ecumenico Vaticano II e alla stagione postconciliare. L’Autore documenta come, almeno fino alla seconda metà degli anni Ottanta dell’Ottocento, gli interventi promossi dalla Chiesa italiana per la tutela degli emigranti furono assai limitati e rivestirono, nel complesso, un carattere episodico e marginale. La situazione mutò sensibilmente nel corso dei pontificati di Leone XIII e di Pio X. Quest’ultimo, in particolare, s’impegnò tanto sul fronte dell’intensificazione delle iniziative ed opere di assistenza e nella centralizzazione delle politiche a sostegno della cura pastorale dei migranti, quanto su quello – altrettanto decisivo – del reclutamento e della formazione culturale e spirituale del clero destinato ad animare la vita religiosa delle comunità di emigrati italiani all’estero. L’impegno in favore dei profughi e dei prigionieri di guerra esercitato dalla Santa Sede negli anni della seconda guerra mondiale contribuì a far maturare all’interno della Chiesa una sensibilità più larga e a spostare progressivamente l’attenzione dal problema dell’emigrazione italiana a quello, più complessivo e di portata universale, di tutti coloro che, non solamente per motivi economici, ma anche per cause legate ai conflitti armati, alle catastrofi naturali e alle persecuzioni, erano – e sono ancora oggi – costretti ad abbandonare i luoghi d’origine e a vivere lontano dal proprio paese (profughi, prigionieri di guerra, rifugiati ecc.).

 

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Roberto Sani

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è professore ordinario di Storia dell’Educazione presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata, dove dirige il Centro di studi e documentazione sulla storia dell’Università. Ha fondato e dirige la rivista scientifica «History of Education & Children’s Literature» (HECL).

Caratteristiche

Anno: 2021
Numero pagine: 224
ISBN: 978-88-382-5058-3
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